Il Global Positioning System (GPS) è un sistema di radionavigazione mondiale formato dalla costellazione di 31 satelliti e dalle loro stazioni terrestri. L’intero sistema è finanziato e controllato principalmente dal Dipartimento della Difesa degli USA. Il sistema è stato inizialmente progettato per essere utilizzato esclusivamente delle forze armate statunitensi. Successivamente, è stato aperto anche all’utenza commerciale ed infine ai privati. Oggi bastano pochi euro per acquistare un dispositivo in grado di ricevere ed interpretare il segnale trasmesso dai satelliti GPS.
Il tracking usando il GPS è un metodo per sapere esattamente dove si trova qualcosa. Un sistema di localizzazione, per esempio, può essere posizionato in un veicolo, in una valigetta, all’interno di un PC. Il sistema funziona fornendo informazioni sulla posizione esatta calcolata in base alla minuscola differenza di tempo che i segnali, partiti da ogni satellite agganciato, impiegano per arrivare al dispositivo di localizzazione .
Un sistema di tracciamento GPS può essere utilizzato da un’azienda per monitorare il percorso e l’avanzamento di un camion per le consegne, e dai genitori per controllare la posizione del loro bambino, o anche per monitorare i beni di alto valore in transito. Le aziende che gestiscono diverse decine di autoveicoli utilizzano sistemi di tracciamento al fine di poter monitorare costantemente la posizione e lo stato di ogni veicolo, pensiamo ad esempio ai Taxi, alle aziende di trasporti pesanti e al moderno Uber.
Come funziona un localizzatore GPS per auto
Il dispositivo localizzatore è una piccola scatoletta che al suo interno comprende:
- una batteria in grado di durare da pochi giorni ad alcuni mesi
- un modem per la connessione ad internet tramite SIM
- in alternativa, un modem per il semplice invio di SMS
- il ricevitore del segnale GPS, da cui poi il dispositivo prende le coordinate esatte del veicolo
Per sapere dov’è il veicolo abbiamo bisogno di un computer che sia connesso ad internet oppure in grado di ricevere SMS. In questo modo, alla ricezione delle coordinate, le visualizzerà su una mappa e saremo in grado di sapere esattamente dove l’auto si trova in quel momento. A seconda dei software, altre informazioni possono essere visualizzate, come velocità del veicolo e storico dei percorsi.
Una volta che il localizzatore è stato installato correttamente nell’auto, aggancerà il segnale dei satelliti GPS (più ne aggancia, più sarà preciso il risultato) e inizierà ad inviare all’utente le coordinate dell’auto tramite SMS o Internet.
Nel caso degli SMS, sicuramente la copertura territoriale è maggiore e difficilmente ci saranno zone d’ombra, in cui potremmo perdere tracce del veicolo. Di contro, non possiamo inviare infiniti SMS e quindi il tracking sarà meno fluido e sulla mappa vedremo il pallino (il veicolo) muoversi a scatti. Invece, usando Internet, il movimento sulla mappa sarà pressoché fluido, ma corriamo il rischio che il veicolo, nel momento in cui percorra una strada non ben coperta dal segnale, sparisca dai radar. Apparirà nuovamente sulla mappa una volta che riuscirà ad agganciare l’antenna telefonica più vicina.
Per darvi un’idea più concreta, il dispositivo di localizzazione GPS più diffuso è lo smartphone. Qualsiasi smartphone che sia stato prodotto negli ultimi anni è dotato di un avanzato modulo per la localizzazione che, oltretutto, non si interfaccia solo con la rete GPS ma spesso anche con i nuovi sistemi Galileo, sviluppato dall’Unione Europea, e il russo Glonass.