Guide e Consigli

Consigli per aprire un e-commerce senza sbagliare

Written by Redazione

Oggi come oggi, è impossibile non avere a che fare con il mondo dell’e-commerce. Quasi tutti, dai privati agli imprenditori, hanno l’abitudine di fare acquisti online. Nel primo caso si ha a che fare con l’e-commerce B2C. Nel secondo – che va dall’ingrosso accendini per i tabaccai fino all’acquisto di tessuti per chi opera nel tessile – con il B2B.

In entrambe le situazioni, alla base c’è una realtà imprenditoriale che, prima di lanciarsi nel mondo del commercio online, ha messo a punto un piano per dare vita a un business di vero successo. Nelle prossime righe, vediamo assieme qualche consiglio per approcciarsi all’e-commerce minimizzando il rischio di incorrere in errori gravi.

Studia bene il budget

Non si può dare una risposta univoca e scritta sulla pietra alla domanda “Quanto costa un e-commerce?”. Ci sono diversi fattori in gioco. Tra questi rientra il numero dei prodotti che si ha intenzione di vendere, per non parlare della quantità di plugin, programmi non autonomi che hanno lo scopo di estendere le funzionalità del sito.

Di certo c’è che un e-commerce è molto diverso da un sito vetrina di poche pagine. Ecco perché, quando ci si siede a un tavolo per valutare il budget, non bisogna ragionare nell’ottica di cifre come 2.000/3.000 euro. Quando si punta a lanciare il proprio business nel mondo degli acquisti online, difficilmente l’investimento iniziale sarà sotto i 15.000 euro.

Analizza il mercato

Aprire un e-commerce e gettare le basi per un percorso profittevole significa, per forza di cose, analizzare con attenzione il mercato. Farlo non vuol dire fermarsi alla consapevolezza in merito all’esistenza di questo o quel competitor. Essenziale è andare a fondo e, di ciascun potenziale concorrente, studiare bene l’immagine. Come lo percepiscono gli utenti? Qual è la sua reputazione? Quali le leve di comunicazione utilizzate?

Ovviamente è opportuno anche concentrarsi sui punti deboli, senza dimenticare il posizionamento sui motori di ricerca. Dal momento che se non si lavora sul web può risultare difficile gestire questi aspetti, un buon consiglio prevede il fatto di richiedere una consulenza e-commerce.

Scegliendola e concentrandosi sui professionisti giusti – essenziali sono l’esperienza sul campo e la possibilità di vedere un portfolio- si avrà modo di apprezzare miglioramenti notevoli grazie a una strategia mirata.

Cavalca i trend del momento (ma con buonsenso)

Aprire un e-commerce vuol dire, in molti casi, cavalcare i trend del momento. Giusto per fare un esempio ricordiamo che, da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, tantissimi imprenditori si sono buttati nell’industria della cannabis, aprendo, per esempio, e-shop di cbd ingrosso con lo scopo di rifornire i punti vendita online e offline di cannabis depotenziata.

Scelta giusta, su questo non ci sono dubbi. Quello che conta è portarla avanti con buonsenso, il che implica un’attenta osservazione del mercato e il fatto di tenersi pronti a mutare strategia puntando su un prodotto piuttosto che su un altro.

Nello specifico, in relazione a tale mercato occorre sottolineare che il cannabidiolo non è un ingrediente di consumo in tutta Europa. È possibile trovare maggiori informazioni dal punto di vista delle diverse regolamentazioni alimentari del cannabidiolo di ogni singolo paese al seguente link.

Implementa il customer care

L’utente vuole sentirsi unico, compreso nelle sue esigenze e nella sua unicità. Non è un caso che, più che di “acquisto online”, si parli sempre di più di “esperienza di acquisto”. Per renderla indimenticabile e superare i competitor è necessario implementare il customer care. Ciò vuol dire sia investire in tecnologia sia – qui l’esempio di Amazon docet – formare del personale per gestire le problematiche degli utenti con il giusto mix tra empatia ed efficienza.

Non dimenticare l’advertising

I tuoi prodotti non si vendono da soli. Se vuoi aprire un e-commerce e avere successo devi assolutamente stanziare parte del budget in advertising. Per quanto riguarda la gestione delle campagne, torna ancora una volta al centro dell’attenzione il prezioso ruolo del consulente e la sua capacità di aiutare nella selezione del pubblico giusto.

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