Sono presenti nelle case, negli esercizi commerciali, nelle industrie e, in generale, nella stragrande maggioranza degli edifici. Parliamo dei vetri che, grazie alla loro trasparenza, permettono un maggiore contatto con l’esterno, oltre che un’entrata della luce diurna, sicuramente sana e utile a risparmiare in bolletta, senza rinunciare ad un buon isolamento dal calore e dalle intemperie e, ovviamente, ad una certa privacy.
Rispetto al cemento e a qualunque altro materiale di costruzione, comunque, il vetro è uno di quelli su cui i malintenzionati puntano maggiormente ad agire per introdursi all’interno degli stabili o per vandalizzarli, favorendone lo sfondamento. Si tratta, del resto, di un materiale duro, ma allo stesso tempo particolarmente fragile. Non a caso, il vetro può rompersi abbastanza facilmente dopo aver ricevuto un urto.
Ad oggi, comunque, la sicurezza, come tematica, rappresenta una prerogativa per le persone, a prescindere dal fine ultimo dell’edificio in cui vengono installati i vetri. Ciò nonostante, la pratica di adottare vetro stratificato a discapito di quello singolo continua, ingiustamente, a passare in sordina. Possiamo affermare, comunque, che esistano dei metodi utili per prevenire o impedire lo sfondamento di un vetro, tra quelli più inflazionati e i meno conosciuti. Ne scopriamo qualcuno nelle prossime righe.
Rottura del vetro: ecco come avviene, spiegazioni preliminari
Generalmente, le fratture del vetro vengono ricondotte a tentativi di effrazione o, comunque, ad azioni provenienti dall’esterno. Per questa ragione, si ritiene molto raro che lo sfondamento sia provocato da un difetto di costruzione del prodotto. In ogni caso, lo sfondamento tende a verificarsi nel momento in cui il limite di elasticità del vetro viene superato, per mezzo di influssi termici o meccanici. Le lastre si rompono immediatamente, è perciò che risulta fondamentale la prevenzione dalle cosiddette “rotture spontanee” del vetro. Fortunatamente, esistono alcune precauzioni che, come detto, è possibile prendere. Una volta fatte le dovute premesse, entriamo nel merito della buona pratica utile a prendersi cura delle lastre di vetro che i nostri ambienti presentano.
Evitare l’esposizione a fonti di calore
La primissima cosa da fare per proteggere i propri vetri dallo sfondamento spontaneo è, sicuramente, quella di evitarne l’esposizione prolungata a fonti di calore troppo forti, proiettate direttamente sulle vetrate. Ad esempio, nel caso in cui le lastre siano installate nelle prossimità di un ambiente illuminato con lampade elettriche, è il caso di tenere la fonte luminosa a circa quaranta centimetri dal vetro e, inoltre, adottare dei sistemi a luce fredda.
Utilizzare pellicole di sicurezza
Si tratta di una soluzione alternativa all’installazione dei vetri antisfondamento. Si tratta di sistemi di sicurezza estremamente sottili, utili in caso di rottura del vetro, a trattenere i frammenti, prevenendo ripercussioni pericolose. A tal proposito, consigliamo di visionare vantaggi e caratteristiche delle pellicole di sicurezza su Topfilm, realtà leader nel settore. Grazie a questi sistemi, i vetri semplici si trasformano in vetri di sicurezza certificati. In caso di rottura, le pellicole prevengono infortuni e danni a cose e persone. Si tratta, inoltre, di una soluzione più economica rispetto all’installazione dei sopracitati vetri antisfondamento e, inoltre, presentano anche feature antisolari all’occorrenza.
Fare attenzione all’aria condizionata
Un altro consiglio utile a prevenire lo sfondamento dei vetri a causa degli sbalzi di temperatura eccessivi è quello di evitare di proiettare aria fredda direttamente sul vetro. Quando ci sono forti insolazioni, infatti, l’alternarsi troppo repentino di caldo e freddo può creare uno shock termico ed una conseguente rottura.
Pulire i vetri con criterio
Per impedire uno stress-termomeccanico che può potenzialmente causare la rottura del vetro, infine, si consiglia di evitare l’uso di acqua troppo calda e di vapore nelle fasi di pulizia delle lastre.