È stato finalmente inaugurato lo scorso 1° marzo un nuovissimo laboratorio di robotica in quel di Cuneo. Al giorno d’oggi si parla spesso e volentieri di tecnologie e di quanto gli studenti dovrebbero cercare di sviluppare il proprio talento in questo settore.
Ebbene, tra le notizie di Cuneo cronaca c’è proprio quella di un progetto che sottende a tali obiettivi.
Si chiama “e.DO Learning Center” e si può considerare un laboratorio di robotica decisamente all’avanguardia e ha come obiettivo principale quello di offrire agli studenti di poter studiare delle nuove tecniche di apprendimento.
Uno strumento per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro
Sappiamo tutti quanto sia complicato spesso e volentieri il percorso di avvicinamento al mondo del lavoro per i ragazzi.
Ecco spiegato il motivo per cui viene da sottolineare la bontà di questo progetto, che prova a sfruttare la forza attrattiva di un robot e la mette a disposizione degli studenti per seguirli passo dopo passo nel percorso di accesso all’universo lavorativo, preparandoli in modo adeguato.
Insomma, un progetto che ha delle basi veramente solide e che non è affatto semplice. Alle sue spalle, c’è anche una location certamente di prim’ordine a Cuneo, ovvero quella rappresentata dagli spazi del Rondò dei Talenti. Si tratta di un lavoro importante che finalizza un’idea veramente all’avanguardia e al passo con i tempi.
e.Do Learning Center è un vero e proprio laboratorio di robotica, che è stato “battezzato” lo scorso primo marzo.
In queste zone non c’è mai stato, e non c’è attualmente, nulla di simile. Basti pensare come, anche in base alle parole del numero uno della Fondazione CRC, ovvero Ezio Raviola, questo progetto viene sfruttato anche da un colosso del settore automobilistico come la Ferrari. Ed è proprio grazie al grande lavoro fatto da Raviola che il progetto ha potuto prendere definitivamente piede, dato che un sogno per tanti ragazzi appassionati di robotica è diventato realtà anche per merito della partnership con Comau, Confindustria Cuneo e PLIN, ovvero Project for Learning Innovation.
Un robot di nome e.DO
In questo laboratorio, il personaggio principale si chiama e.DO.
Stiamo facendo riferimento a un robot di ridotte dimensioni che si caratterizza per poter contare sulla presenza di ben sei assi che sono motorizzati e pure di una pinza. Un robot che riesce a essere versatile e, al contempo, anche davvero semplice da utilizzare.
Comau, ovvero un marchio torinese che è leader nel settore dello sviluppo di sistemi e tecnologie avanzate per l’automazione industriale, ha avuto un ruolo centrale in questo progetto. Sì, dal momento che questo piccolo robot e.DO è stato progettato proprio da Comau.
Lo spazio, come detto in precedenza, è quello del Rondò dei Talenti e qui l’obiettivo è quello di occuparsi di formazione.
Sono cinque gli e.DO che sono presenti in tale spazio.
Un progetto che vedrà coinvolgere diversi bambini e ragazzi, di età compresa tra 8 e 19 anni, che potranno sfruttare questo piccolo robot per andare alla scoperta di nuove esperienze didattiche, decisamente all’avanguardia e interattive. Un modo decisamente divertente per un apprendimento interattivo, oltre che per avvicinarsi ad altri ambiti, come il coding, le materie STEM e la robotica stessa.
All’interno del laboratorio ci sono spazi fino al massimo a una trentina di partecipanti, che verranno suddivisi in ben cinque isole didattiche. Sono due le tipologie di proposte principali, che si rivolgono essenzialmente alle scuole, dalle classi terze in avanti, fino ad arrivare a un livello di formazione superiore.
Le pillole formative attorno a cui si snoda questo progetto vengono ribattezzate “Activities Cards”, che hanno una durata pari a un’ora e consentono di sfruttare il robot e.DO per lo svolgimento di un gran numero di attività didattiche.
