Con il mondo del lavoro ad essere cambiato in maniera tanto profonda negli ultimi anni, possiamo affermare che ogni settore ha affrontato o, sta affrontando, dei processi di innovazione non indifferenti. È per questo motivo che, in un modo o nell’altro, il progresso tecnologico e la conseguente fase di digitalizzazione che ha interessato ogni branca della società è finita per dare maggiormente i suoi frutti osservando proprio i vari mercati del lavoro.
Non si tratta di un fenomeno passeggero, né tantomeno di qualcosa destinato a scemare nel prossimo futuro, anzi. L’innovazione continua e, anzi, investe sempre più settori, manifestandosi sottoforma di nuove esigenze e necessità sia per i consumatori che per gli esercenti stessi. Come già precedentemente accennato, non c’è paradigma lavorativo che non si rispecchi in queste premesse, compreso quello industriale dove, a dire il vero, un occhio in più verso l’avanzamento della tecnologia c’è già da un po’.
Nelle moderne industrie, del resto, si adoperano sempre più macchinari utili a scopi diversi. Tutto questo non ha, funto, certo, come un metodo utile a ridurre la componente umana, anzi, ha rappresentato un ottimo modo per semplificare le mansioni di moltissimi operatori. Tra vecchi macchinari aggiornati e nuovi strumenti messi a disposizione degli addetti ai lavori del settore industriale, questo mondo si rivela più variegato che mai.
È bene, dunque, conoscere a fondo i macchinari più importanti e gli apparati elettronici più utili per le mansioni più disparate all’interno delle industrie e non solo. Per questo motivo, nelle prossime righe vi forniremo alcune nozioni utili a conoscere meglio gli inverter e i loro campi di applicazione premettendovi che, qualunque sia il fine ultimo per il quale ne necessiterete, dovrete rivolgervi a realtà leader nel settore per ottenere i migliori prodotti sul mercato. Pertanto, vi consigliamo di visitare Bonfiglioli.com per dare un’occhiata al loro ampio catalogo di proposte in termini di inverter e non solo.
Cos’è un inverter?
Entrando nel merito della questione tecnica, possiamo affermare che un inverter, anche detto invertitore, italianizzando, non sia altro che un apparato elettronico di ingresso e uscita, che permette a chi lo adopera di convertire una corrente continua in uscita in una corrente alternata in uscita. Inoltre, è in grado di variarne i parametri di ampiezza e frequenza. Dal punto di vista funzionale, dunque, senza scendere troppo in tecnicismi, possiamo dire che l’inverter sia un dispositivo antitetico rispetto ad un raddrizzatore di corrente che, invece, trasforma un segnale alternato in uno unidirezionale. Gli inverter nacquero o, quantomeno, il termine ad essi connesso, nel 1925, per volere di David Chandler Prince che ne illustrò il funzionamento su una rivista di settore.
Quando serve un inverter? I campi di applicazione dell’apparato
Come avrete avuto modo di evincere nei paragrafi precedenti, gli inverter si rendono utili in diversi contesti, non soltanto nell’industria. Ad esempio, possiamo trovare gli inverter nei gruppi di continuità, dove convertono la tensione fornita dalla batteria in corrente alternata. Ancora, gli inverter vengono adoperati per trasmettere energia elettrica in alcuni elettrodi, per essere immessa nella rete in corrente alternata.
Nel discorso energie rinnovabili, poi, questi apparati esercitano un ruolo fondamentale, venendo adoperati nei pannelli fotovoltaici per la trasformazione della tensione continua in alternata, in modo da renderla utilizzabile negli ambienti domestici o per la rete di distribuzione. Addirittura, gli inverter sono ritrovabili nel settore aerospaziale, dove vengono utilizzati per fornire agli apparati avionici degli aeromobili la corrente alternata, in maniera particolarmente stabile, a tutte le batterie, diventando essenziali soprattutto in caso di malfunzionamenti come le avarie elettriche. Anche nel settore automotive gli inverter esercitano un ruolo molto importante.