Impossibile non aver sentito parlare, nel corso degli ultimi tempi, di uno dei programmi più importanti a livello europeo. Stiamo facendo riferimento al PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, uno dei fondamentali documenti per garantire nuovamente la crescita e ripresa dell’economia post-pandemia.
Questo documento, che è stato stilato dal Governo italiano, si occupa dei fondi messi a disposizione dall’Unione Europea e della loro assegnazione ai vari progetti che rispettano dei requisiti e degli standard ben precisi e rigorosi. Tanti enti, ma anche tante imprese, così, hanno dovuto approfondire ogni aspetto di questa nuova disciplina trovandosi a volte in notevole difficoltà, soprattutto nell’interpretazione delle norme di legge. Per questo motivo, spesso e volentieri, conviene fare affidamento su dei professionisti che hanno esperienza e competenze avanzate e qualificate nell’ambito del Pnrr.
Le diverse tematiche del PNRR
Dando uno sguardo ai principali contenuti di questo documento programmatico, troviamo sicuramente un ruolo di primo piano assegnato alla tecnologia e alla digitalizzazione. Si tratta di un trend che deve essere stimolato e che va di pari passo con tantissimi settori, di cui alcuni strategici per l’economia italiana, come ad esempio il turismo e la cultura. Anche nell’ambito della PA si sta cercando di attuare e portare avanti un fondamentale processo di evoluzione digitale, per fare in modo che le varie tecnologie attuali possano essere fruite in modo più semplice e intuitivo da tutti i cittadini.
Un altro campo toccato in modo particolarmente vivo dal Pnrr è sicuramente quello della rivoluzione e transizione energetica. L’impatto dell’inquinamento sul pianeta è sempre più deleterio e non si può più fare finta di niente. Serve agire e serve puntare sulle energie rinnovabili, su soluzioni contraddistinte da una maggiore efficienza energetica. Non solo, dal momento che serve intervenire anche per tutelare maggiormente il territorio e mettere in sicurezza le aree più a rischio, soprattutto dal punto di vista idrogeologico. Di conseguenza, si passa anche per una riqualificazione di strutture e immobili, oltre che bonifiche di siti e valorizzazione di numerosi luoghi del territorio.
Un passaggio fondamentale del Pnrr è senz’altro anche quello correlato agli investimenti sulle infrastrutture, per fare in modo di favorire una sempre maggiore diffusione di una mobilità sostenibile. L’utilizzo di fondi legati al Pnrr serve proprio anche per sviluppare una nuova e più efficiente rete dei trasporti, ma anche cercare di migliorare le strade e gli aeroporti. In Italia è chiaro che si tratta di centinaia di interventi che andrebbero eseguiti il prima possibile, favorendo ad esempio la creazione di nuovi poli di sviluppo soprattutto nelle regioni meridionali, quelle un po’ più sfavorite dalla mancanza di rete infrastrutturali adeguate.
Giustizia tributaria, la riforma
Le varie missioni del PNRR comprendono, come ben sappiamo, tutta una serie di fondi che sono stati messi a bilancio per dei progetti che hanno come base condivisa quella di garantire un maggior benessere dal punto di vista socioeconomico. È questo il “mattoncino” da cui poi inevitabilmente parte la riforma in ambito di giustizia tributaria. Si tratta di una svolta molto importante e vitale, soprattutto per un salto di qualità e per la crescita di un gran numero di settori del Paese.
Nell’ambito della PA, in modo particolare, uno degli obiettivi su cui si è maggiormente soffermato il legislatore, è senz’altro quello di rendere più semplici e rapide le varie procedure burocratiche. Al tempo stesso, un altro obiettivo è quello di garantire un impatto maggiore della digitalizzazione. Ed è facile intuire come proprio la semplificazione della disciplina legale può rivestire un ruolo fondamentale in tal senso, sia per i cittadini, ma anche per le imprese. In effetti, può diventare molto più semplice redigere un contratto con la PA, rispettando tutte le norme in vigore.