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Visitare Cagliari: ecco i luoghi che non si possono perdere

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Written by Redazione

Nata per mano dei Fenici, fu colonizzata da parte dei Cartaginesi, poi fu territorio dell’Impero Romano, ma nel corso dei decenni la storia ha dimostrato più e più volte che Cagliari è sempre stata una località apprezzata, ammirata e molto richiesta. All’interno del capoluogo sardo sono presenti diverse opere che vanno proprio a testimoniare la storia ricca di contaminazioni.

Per chi passa dalla Sardegna solo di sfuggita e ci può rimanere solamente un giorno, visitare Cagliari è praticamente un imperativo, ma è bene avere qualche consiglio che può tornare utile in merito al percorso da fare e ai posti da scegliere. È chiaro che, avendo poco tempo a disposizione, diventa utile avere un mezzo rapido e comodo per spostarsi tra i vari luoghi di interesse. Ecco spiegato il motivo per cui noleggiare uno scooter tramite il comodissimo servizio proposto da Myscoot.net, diventa un’ottima soluzione per non perdersi nemmeno un’attrazione nelle poche ore che si rimane a Cagliari.

Le passeggiate sotto al Bastione di Saint Remy

Il nome è legato a un barone che rivestiva il ruolo di viceré all’epoca: Saint Remy, infatti, fu colui che diede incarico per far realizzare una simile infrastruttura nella città di Cagliari. Il Bastione di Saint Remy venne realizzato nel periodo a cavallo tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Un’opera che sorse proprio sugli antichi bastioni spagnoli della Zecca e dello Sperone e che si poneva come obiettivo principale quello di fungere da collegamento tra il castello e la zona bassa del capoluogo sardo.

Si consiglia di eseguire l’accesso alla Passeggiata Coperta, che è chiusa da delle meravigliose e imponenti arcate. Un tempo, questo Passeggiata venne realizzata con l’intento di farne una sala per banchetti, ma nel corso della Grande Guerra venne usata in modo differenti, ovvero come infermiera, e in seguito venne sfruttata anche come rifugio per ospitare tanti sfollati nel corso del secondo conflitto mondiale. Meritano una visita la bellissima Terrazza Umberto I, che ospita un interessante mercatino ogni domenica e consente di ammirare una pazzesca vista non solo su Cagliari, ma anche sul Golfo degli Angeli, e un altro piazzale, denominato di Santa Caterina.

Una visita fino al Santuario di Bonaria

Una storia che risale addirittura al XIV secolo e che coinvolge un po’ tutto questo complesso religioso. Le testimonianze giunte fino a noi mettono in evidenza come fu Alfonso d’Aragona, dopo aver sconfitto, non senza tante difficoltà, i Pisani, ad esprimere il desiderio di realizzare una chiesa. Alfonso d’Aragona la dedicò alla SS. Trinità e alla Vergine e la struttura fu poi donata ai religiosi Mercedari che abitavano presso il vicino convento.

Da quel momento in avanti, ecco che questa chiesetta di ridotte dimensioni, costruita seguendo uno stile tipicamente gotico-catalano, è diventata in breve tempo un vero e proprio baluardo di devozione mariana nell’isola. Nel 1370 si dice che i frati della Mercede trovarono una cassa che probabilmente venne lanciata in mare nel corso di una forte tempesta da un veliero spagnolo, e al suo interno era presente una bellissima statua che raffigurava la Madonna con il Bambino.

In breve tempo, con il diffondersi di tali voci e l’arrivo di un numero di fedeli sempre più massiccio, ecco che la chiesetta venne ribattezzata “Santuario di Nostra Signora di Bonaria”. Con il passare degli anni, le visite da parte dei pellegrini sono aumentate sempre di più e ciò portò a pensare ai frati di realizzare una struttura religiosa un po’ più grande. I lavori durarono decenni e decenni, dopo essere partiti nel 1704. Piccola curiosità: correva l’anno 1908 nel momento in cui il papa Pio X fece diventare la Madonna di Bonaria la Patrona di tutta la regione sarda.

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